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Acque reflue: cosa sono e come vengono trattate

Cosa sono le acque reflue? Sono acque provenienti da attività domestiche, industriali e agricole, che necessitano di un trattamento specifico prima di essere reimmesse nell’ambiente.

In questo articolo vedremo cosa sono le acque reflue e come vengono trattate prima di essere smaltite.

Cosa si intende per acque reflue domestiche?

Le acque reflue domestiche sono acque che, dopo essere state utilizzate in ambito domestico, risultano contaminate da sostanze organiche e inorganiche.

Si suddividono principalmente in:

  • Acque nere: sono le acque di risulta provenienti da WC, scarichi fognari, lavandini, docce e lavatrici.
  • Acque meteoriche di dilavamento: sono le acque generate da una precipitazione atmosferica che dilavano le superfici con cui entrano in contatto e possono venire contaminate da oli, metalli pesanti ed altre sostanze presenti.
Trattamento acque reflue

Come vengono trattate le acque reflue?

Il trattamento delle acque reflue, a seconda del loro grado di contaminazione, avviene attraverso diversi passaggi:

  1. Trattamento primario: consiste nella rimozione dei solidi sospesi tramite processi di decantazione, sedimentazione e filtrazione meccanica. Questo processo riduce significativamente la quantità di materiale solido presente, migliorandone la qualità prima di passare ai trattamenti successivi.
  2. Trattamento secondario: prevede l’utilizzo di processi biologici, come la depurazione mediante batteri, per abbattere la materia organica dissolta. I depuratori per acque reflue domestiche spesso impiegano fanghi attivi o biofiltri per rimuovere ulteriori impurità presenti nell’acqua.
  3. Trattamento terziario: si tratta di una fase avanzata in cui vengono eliminate sostanze chimiche residue, metalli pesanti e agenti patogeni. In questa fase si impiegano tecniche come l’osmosi inversa, la filtrazione attraverso carboni attivi e la disinfezione con ozono o raggi UV che consentono di garantire il rispetto delle normative ambientali.
  4. Trattamenti ecologici: fanno parte di questa categoria i sistemi naturali come le zone umide artificiali, i lagunaggi e i bio-reattori.

     

Queste soluzioni, ormai sempre più diffuse, consentono di depurare le acque in modo sostenibile e con un impatto ambientale ridotto.

Dove vanno a finire le acque reflue?

Le acque reflue vengono principalmente convogliate presso:

  • La rete fognaria pubblica, che le trasporta fino a un depuratore, pubblico o privato, che una volta trattate le smaltisce come previsto dall’autorizzazione in suo possesso.
  • Fosse settiche o impianti di fitodepurazione, particolarmente presenti nelle zone non servite dalla fognatura pubblica.

Quali sono le normative in materia di acque reflue?

Lo scarico di acque reflue domestiche viene considerato reato quando si verifica l’immissione senza autorizzazione o in modo illecito. Le normative stabiliscono che lo scarico delle acque reflue, sia su acque superficiali che in fognatura pubblica, deve essere autorizzato da enti preposti, i quali stabiliscono dei parametri e delle prescrizioni ambientali alle quali attenersi per non incorrere in sanzioni amministrative e penali.

Alcune delle violazioni più comunemente riscontrate riguardano:

  • Scarico diretto su acque superficiali, suoli o falde acquifere non adeguatamente trattate precedentemente.
  • Utilizzo di impianti non a norma o malfunzionanti.
  • Superamento dei limiti di inquinanti stabiliti e/o prescritti.

Conclusioni

Il corretto trattamento e smaltimento delle acque reflue risulta quindi fondamentale per la tutela dell’ambiente e per la salute pubblica, permettendo di ridurre l’effetto inquinante dei materiali di risulta ed al contempo di recuperare risorse idriche preziose, contribuendo contestualmente allo sviluppo di un futuro più sostenibile per l’ambiente in cui viviamo.

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